E’ il giorno delle “streghe”

Gli americani hanno reagito come ci si poteva aspettare dopo vendite al dettaglio di agosto più alte del previsto. Il dato ha evidenziato un aumento dello 0,70% rispetto a un calo atteso pari a -0,70%. I mercati hanno ignorato il dato rivisto di luglio a 0,70%, concentrandosi esclusivamente su agosto e sulla ripida salita del Philadelphia Fed Manufacturing Index a 30,7. Va detto che tutti gli indici manifatturieri regionali hanno sovraperformato questa settimana.

Naturalmente le vendite al dettaglio non comprendono, nell’equazione, il settore del tempo libero del consumatore, dove la variante delta del COVID dovrebbe avere avuto un impatto devastante. Ma in una settimana in cui il sentiment si è capovolto quotidianamente, il primo dato positivo è servito a ridare slancio ai tori.

La prossima settimana, ovviamente, sarà ancora più movimentata perché gli operatori attenderanno di capire se la FED annuncerà l’avvio del tapering.

In tema di politica monetaria c’è da dire che l’Asia è ancora in modalità espansiva totalmente fuori sincronia con gli Stati Uniti e, in misura minore, con l’Europa. A livello internazionale abbiamo segnali contrastanti, ma secondo molti analisi sarà bene concentrarsi sull’andamento delle materie prime perché potrebbero anticipare movimenti eclatanti.

I dati più recenti provenienti dalla Cina, dall’Asia più in generale e persino dagli Stati Uniti sono stati più deboli dal lato dei consumatori, anche se poi gli indici del settore manifatturiero continuano a salire alle stelle, così come i costi di importazione. La stagflazione, per capirci, sta iniziando a essere menzionata da più parti.

A proposito di Asia, le azioni e le obbligazioni del colosso immobiliare cinese Evergrande sono crollate di nuovo. Con 300 miliardi di dollari di debiti, un crollo di Evergrande potrebbe essere sufficiente anche per fermare la mano della Fed, tali potrebbero essere le onde d’urto che provocherebbe un evento di quel tipo. Molti ritengono che la Cina organizzerà una sorta di salvataggio con scambi di debito/azioni.

La Cina nel mentre ha iniettato il mercato di 90 miliardi di CNY netti attraverso il mercato dei pronti contro termine. C’è chi dice sia stato fatto in vista delle festività cinesi della prossima settimana, ma senza dubbio è stata una mossa per distendere i nervi. La questione Evergrande pare stia giungendo verso una conclusione, ragion per cui si dovranno tenere d’occhio gli sviluppi del fine settimana.

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